“L’umanità è buona. Finché qualcuno risponderà con l’amore all’odio il male non potrà vincere”.
Nel suo lungo e coinvolgente intervento Muin Masri racconta di sé, del suo paese, della sua infanzia
che ha conosciuto solo guerra, dei giochi nei cimiteri, unici posti sicuri dove le milizie israeliane
non osavano entrare; e poi la “fuga”, l’accoglienza della gente del Biellese, la scoperta della
bellezza di una nuova vita vissuta nella pace.
Eravamo tutti incantati ad ascoltarlo.
Quando la mamma, al suo arrivo in Italia, gli raccomandò di raccontare della Palestina Muin le
rispose che in Palestina non c’era niente, di cosa avrebbe potuto parlare? Con grande saggezza, la
mamma gli aveva risposto : – Allora racconta quello che non c’è! –
Ed è quello che fa con i suoi libri e con le sue parole.
Oggi alla Trappa c’era la Palestina, raccontata di lui e dalle pagine del suo libro “Vendesi Croce”
lette da alcune ragazze e ragazzi durante la breve “marcia” intorno e dentro la Trappa.
C’era la proiezione del video della prima Local March for Gaza, dove molti di noi si sono rivisti.
C’era la cena condivisa Piemonte-Palestina, ma soprattutto abbiamo condiviso un sentimento di
vicinanza al popolo palestinese ed insieme la volontà di continuare la lotta affinché possa vivere
libero e in pace nella sua terra.
di Ivana Novello

