● Presidente della Repubblica Italiana
● Presidente del Consiglio dei Ministri
● Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
● Ministro della Difesa
● Ambasciata d’Israele in Italia
● Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione Europea
● Santa Sede
Noi, cittadini e cittadine che camminano per Gaza, partiti da Oropa e diretti a Milano e a Roma, chiediamo
al Governo italiano, al Parlamento, al Presidente della Repubblica, ai Ministeri competenti e alla
Rappresentanza italiana presso l’Unione Europea di agire concretamente per fermare la guerra e
sostenere i diritti umani e il diritto internazionale.
Camminiamo per non restare in silenzio. Camminiamo perché crediamo che la pace sia una responsabilità
collettiva.
Chiediamo che l’Italia:
- Dichiari pubblicamente il sostegno a un immediato cessate il fuoco permanente a Gaza e nei
Territori occupati della Cisgiordania, e si impegni per una soluzione politica che garantisca
sicurezza, diritti e autodeterminazione al popolo palestinese. - Sospenda ogni forma di esportazione di armi e componenti militari verso Israele, in coerenza con la
legge 185/1990 che vieta la vendita di armi a Paesi in guerra o che violano sistematicamente i diritti
umani, e dell’articolo 11 della Costituzione italiana secondo il quale l’Italia ripudia la guerra come
strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie
internazionali. - Sostenga la richiesta di accesso umanitario immediato e illimitato alla Striscia di Gaza per gli aiuti
medici, alimentari e civili, rafforzando il ruolo delle organizzazioni italiane e internazionali attive sul
campo. - Condanni ogni forma di violenza contro i civili, inclusi gli attacchi indiscriminati, gli sfollamenti forzati,
l’uso di armi proibite, e chieda l’applicazione delle risoluzioni ONU e della giustizia internazionale,
compresa la Corte Penale Internazionale. - Promuova attivamente percorsi di pace, riconciliazione e dialogo, anche attraverso il sostegno a
progetti di educazione alla pace, scambi tra giovani, iniziative artistiche e culturali che favoriscano
l’empatia e il riconoscimento reciproco.
Camminiamo per Gaza, per le vittime civili, per i bambini sotto le macerie, per gli ostaggi israeliani e
palestinesi e per tutte le famiglie che vivono nell’incubo della guerra. Ma camminiamo anche per noi stessi:
per difendere la dignità della nostra Repubblica, fondata sul ripudio della guerra, e per chiedere che l’Italia
torni a essere un Paese costruttore di pace.
Vi invitiamo a firmare e a camminare con noi. Anche un passo, anche una firma, può fare la differenza.
Le prime 509 firme raccolte sono state consegnate il 14 luglio 2025 alla prefettura di Milano, al
termine della prima marcia locale iniziata a Oropa (Biella) il 10 luglio 2025.

