
28/08/2025 Luca Gianotti – Local March for Gaza sul Cammino dei Briganti – Abruzzo
Faccio anche io una riflessione. La cosa che mi è piaciuta meno della marcia è stato l’ingresso ad Avezzano. La marcia è diventata rumorosa, con fischietti assordanti e lo slogan Palestina libera gridato centinaia e centinaia di volte. Ogni volta in più perdeva un po’ di significato. Mi sono allontanato di alcuni metri da questo corteo per il fastidio. Pensavo anche al vescovo in prima fila e a come possono diventare controproducenti certe azioni. Avrei voluto passare in Avezzano in completo silenzio, come si fa con le meditazioni camminate. Il silenzio è molto più assordante, interiormente E le parole, vanno usate con cura e con rispetto. Gridare Palestina libera non libera la Palestina, ma ottiene un effetto controproducente su chi osserva. Camminare in silenzio ci riporta all’energia interiore necessaria per trasformare in fatti la nostra lotta. Dobbiamo imparare il linguaggio della pace e della non violenza. Dico questo perchè anche altri erano infastiditi, e in qualche modo non ci siamo sentiti rispettati e tutelati nella nostra sensibilità da parte del gruppo. Per il resto, della marcia mi è piaciuto tutto e sono orgoglioso di esserne stato padre.