Ci mobilitiamo appena dopo la colazione, dal Santuario di Graglia in direzione del piccolo paesino di Torrazzo, che ci ospiterà per la notte.
I boschi hanno accolto i nostri passi, i nostri silenzi, le nostre speranze e le nostre chiacchiere.
A Netro abbiamo incontrato l’amministrazione e raccolto le firme.
Poco dopo siamo arrivati a Donato e l’accoglienza sia del sindaco, che della Proloco, che dei commercianti e, ovviamente, che dei cittadini ci ha davvero commosso.
Alcuni elementi della banda musicale ci hanno accompagnati in piazza, il discorso del sindaco ci ha fatto ricordare che le istituzioni possono essere nostre alleate, contro il genocidio e contro la Guerra.
Dopo qualche chilometro siamo arrivati a Sala Biellese, che ha una grande storia di società di mutuo soccorso e di resistenza.
Ci ha accolto Luciano della Casa Museo della resistenza.
Paolo Naldini, scrittore e attivista, ha preso il microfono per raccontarci il suo viaggio verso Gaza, durante la Global March to Gaza. Ci ha raccontato di quando gli italiani e tutti gli altri attivisti sono stati fermati al Cairo, all’aeroporto ma anche negli hotel dove alloggiavano: controlli a tappeto di chi stava tentando di aprire un canale umanitario di supporto alla popolazione di Gaza. Ci ha invitato a pensare a quanto sarebbe importante riportare la compassione in politica, l’empatia, l’umanità. “I cittadini si devono esprimere, non stare in silenzio”. Questo lo vogliamo gridare tutti noi, durante questa marcia, ma anche e soprattutto quando la marcia terminerà. Per evitare, per quanto più possibile, l’omertà e il silenzio. Per denunciare il genocidio.
Luca, di Biellesi per la Palestina, ci ha riassunto il rapporto di Francesca Albanese che contiene le accuse e le denunce di tutte le aziende e multinazionali che hanno interessi e che sono complici dell’occupazione israeliana nei Territori palestinesi e del genocidio.
Seguire Luciano mentre ci guidava nel Museo della resistenza ci ha fatto riflettere ancora una volta di quanto sia vitale non subire i soprusi e riconoscerli quanto prima, per evitare che la storia si ripeta.
La giornata si è chiusa con l’ottima accoglienza che abbiamo ricevuto alla Bocciofila di Torrazzo, da cui partiremo domani, per la terza tappa della Local March for Gaza.
Sara Massarotto