Skip to content
LOCAL MARCH FOR GAZA LOCAL MARCH FOR GAZA
  • Il Kit per la vostra Local March
  • Calendario Local March for Gaza in Italia
    • Cammino di Oropa Biella
    • Il Cammino di Sant’Augusta da Belluno a Vittorio Veneto
    • Sentiero Liguria
    • Cammino dei Briganti Abruzzo
    • Cammino di pace per Gaza Modena
    • Val Maira per Gaza
    • Passi oltre il silenzio – Area Metropolitana di Torino
    • Cammino di pace per Gaza Colline del Boca (Novara)
    • Per Gaza da Massarosa (Lucca)
    • Local March for Gaza sul Sentiero degli Alpini – Emilia Romagna
    • Il Cammino della pace per Gaza – Guardiagrele (Abruzzo, Molise, Puglia)
    • La via Francisca per Gaza e per la pace – Varese
    • Cammino di Pace “Via del Reno” Monte Sole-Bologna
    • “La Scelta di Antigone. Pace e giustizia. Contro tutte le stragi e per il diritto dei popoli alla pace” – Lucca
    • Local School March for Gaza – Valdilana (Biella)
    • Local March for Gaza Agosta – Subiaco (Città Metropolitana di Roma)
    • Local School March for Gaza _ Istituto Comprensivo Bossolasco Murazzano (CN)
    • INSIEME PER LA PALESTINA Local March for Gaza Racconigi – Carmagnola (Piemonte)
    • Local School March for Gaza IC Cavaglià
    • Bike for Gaza Biella – Roma
    • Marcia Locale per Gaza a Gagliano Aterno (AQ)
  • Appello
  • News
  • Il video della Local march for Gaza sul Cammino di Oropa
LOCAL MARCH FOR GAZA
LOCAL MARCH FOR GAZA
  • Mastodon
  • Instagram
  • Facebook

Ferite aperte e marcia locale dei briganti

Ettore Macchieraldo, 28 Agosto, 202528 Agosto, 2025

Si è chiusa ieri, 27 agosto 2025, la terza Local March for Gaza, quella sul Cammino dei Briganti.

Eravamo in Abruzzo, sulle vie percorse da chi resistette ai “piemontesi”.

Un bellissimo itinerario nella Marsica, il territorio più a ovest della regione.

Un nome, Cammino dei Briganti, che ricorda una ferita dimenticata, ma ancora aperta, della nostra storia nazionale: la conquista sabauda, o, se stiamo a come abbiamo imparato la storia, l’unificazione d’Italia.

Ne abbiamo parlato una sera a cena, noi piemontesi di aree marginali o figli dell’emigrazione, e gli abruzzesi. Abbiamo scoperto un pezzo di storia che viene sempre raccontata dalla parte dei vincitori, che tralascia i soprusi, le ingiustizie e omette verità accertate.

Per questo la Local March for Gaza sul Cammino dei Briganti collega bene resistenze di oggi e di ieri.

La storia è costellata di ingiustizie, di conquiste e di ferite non cicatrizzate, spesso dimenticate e anche di genocidi.

“I dati sul calo demografico al Sud, con la calata delle truppe sabaude, non sono frutto di errori, non indicano folle di emigrati in fuga, ma “decessi anomali”, sino a circa 550mila.” scrisse Pino Aprile nel suo libro “Terroni”. In un solo anno, dal 1860-61, sostiene in quel libro, riportando dati verificabili, ci furono più di mezzo milione di morti. E la guerra durò almeno dieci anni.

E continuava: ”perché Augias e Mieli chiedono di rispettare, per gli ebrei, il Giorno della Memoria; di raccontare lo sterminio degli armeni; non chiedono ai nativi americani, indios, indiani, di dimenticare il genocidio di cui furono vittime per mano europea; né si sognano di dire ai pronipoti dei neri fatti schiavi e deportati in altri continenti, di sorvolare sul perché non sono in Africa; e non suggeriscono ai Paesi e popoli già ridotti a colonia di lasciar perdere con la ricostruzione di quel che loro accadde? Perché solo agli eredi di una nazione che esisteva negli stessi confini da più di sette secoli, e di cui nemmeno il nome si può più pronunciare perché trasformato in insulto, perché solo a loro si chiede di dimenticare, non devono manco sapere come si chiamavano, ridotti a scomparire sotto un mero riferimento cardinale, “meridionali”, che li rapporta, svalutandoli, ai vincitori, del Nord?”

E perché, ci chiediamo oggi, fino ad ora si è dovuto omettere di chiamare “genocidio” quello che gli israeliani stanno attuando, non da oggi e neanche solo dall’ottobre di due anni fa, contro i palestinesi?

Qualcuno ci dirà che siamo delle ‘anime belle’ che i conflitti sono sempre esistiti, e con essi, i delitti, i furti, le occupazioni insomma, il colonialismo e l’imperialismo.

Ho provato a spiegarlo già mesi fa a una commemorazione della Liberazione in QUESTO intervento, la storia ha delle sue fasi, che rendono cose che chiamiamo con lo stesso nome molto diverse le une dalle altre. E’ anche il caso delle guerre; dalla prima guerra mondiale, ovvero da quando la tecnologia e l’uso che ne fa il capitalismo è divenuta predominante, le guerre hanno progressivamente causato sempre più vittime civili.

+972 e The Guardian hanno recentemente rivelato, usando come fonte dei dati della stessa intelligence israeliana, che a maggio 2025, su 45mila morti a Gaza, 8.900 erano combattenti, ovvero l’83% delle vittime totali erano civili.

Dovevamo proprio aspettare che il consigliere del Papa al meeting di Rimini sancisse che è in corso un genocidio? O potevamo arrivarci da soli?

La Local March sul Cammino dei Briganti è stata la condivisione del bisogno di verità che ognuno di noi ha, verità solo apparentemente contro deduttive.

Uno dei camminatori, nel video sulla Local March sul Cammino di Oropa, dice che “camminare è un atto paradossale”. E’ vero, cambia la prospettiva su quello che succede, modifica la visuale sulle notizie e sulle informazioni che, in eccesso e non verificate, ci sommergono.

Camminare è un procedere che rivela verità.

Nel caso della Local March sul Cammino dei Briganti, passo dopo passo, costruisce anche solidarietà. In quattro giorni di cammino, in cui hanno partecipato almeno 200 persone, percorrendo 55 km, passando in 9 paesi, sono stati anche raccolti 1.050 € per la Global Sumud Flottilia. E’ un bel risultato tangibile.

Ah, dimenticavo, uscendo dal paese di Scanzano Luca Gianotti, guida e attento organizzatore della Local March for Gaza sul Cammino dei Briganti, ci ha spiegato che le ultime casette basse del paese facevano parte della ricostruzione del dopo terremoto del 1915. Fu una tragedia che decimò gli abitanti, avvenne d’inverno, con la neve e i soccorsi arrivarono con estremo ritardo a causa del conflitto in corso. Da poco, infatti, eravamo scesi in guerra a fianco della Francia, della Russia e dell’Inghilterra nella Prima Guerra Mondiale.

Ebbene, nonostante fossero già stati decimati dal terremoto, i pochi uomini marsicani rimasti dovettero comunque andare in guerra: il Re non ebbe pietà e li chiamò alle armi.

Così fece totalmente sparire una generazione di uomini in quella parte di Abruzzo.

Un’altra ferita dimenticata dalla narrazione ufficiale, ma aperta.

News 1915brigantiCammino dei Brigantilocal march for gazaLuca GianottiPalestinaPino Aprileprima guerra mondialeResistenzaterremotoTerroni

Navigazione articoli

Previous post
Next post

Related Posts

News

Dalla Marsica per la Palestina libera

24 Agosto, 202525 Agosto, 2025

Primo giorno effettivo di marcia sul Cammino dei Briganti, in Marsica, Abruzzo. Vorrei che fosse una vacanza, paesaggi favolosi, gente stupenda; tanta gente, tanta gente che grida “Palestina libera”. Raggiungiamo la Local March for Gaza sul Cammino dei Briganti dopo la partenza, a Poggetello. Purtroppo il nostro treno è arrivato…

Read More
News

Dal Cammino di Oropa, con il cuore a Gaza: una marcia per non tacere

6 Luglio, 202517 Luglio, 2025

Giovedì 10 luglio alle ore 10:00 partirà dal cancello del Santuario di Oropa (Biella) la Local March for Gaza,una marcia civile laica, multiconfessionale e inclusiva per testimoniare solidarietà e vicinanza al popolopalestinese.Un’iniziativa spontanea, con il cuore a Gaza.Promossa da cittadini attivi in associazioni locali, la Local March for Gaza si…

Read More
News

Il video della Local march for Gaza sul Cammino di Oropa

1 Agosto, 20251 Agosto, 2025

Si è conclusa il 14 luglio la prima “Local March for Gaza”, una mobilitazione che ha visto centinaia di persone marciare da Oropa a Milano, portando un messaggio di pace e solidarietà per il popolo palestinese e chiedendo azioni concrete al Governo italiano. La marcia ha raccolto firme per una petizione che chiede il cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza, la sospensione delle esportazioni di armi verso Israele e un accesso umanitario illimitato nella Striscia di Gaza. La “Local March for Gaza”, nata nel Biellese sul Cammino di Oropa ha la vocazione a essere riproposta da altri cammini in Italia. Questo video racconta la sua genesi

Read More
  • Mastodon
  • Instagram
  • Facebook
©2025 LOCAL MARCH FOR GAZA | WordPress Theme by SuperbThemes