Ci vedrete camminare lungo il Cammino di Oropa, attraversando i comuni della Valle Elvo e Serra fino alla pianura, perché abbiamo il cuore a Gaza.
Gaza è una un lembo di terra, sulla costa mediterranea, lungo quanto la distanza tra Biella e Vercelli. Una striscia di 40 km x 9km in cui fino a ottobre 2023 vivevano 2,1 milioni di persone.
Vivevano, perché i morti non si contano più e la distruzione di case, ospedali, scuole, chiese, moschee, università e infrastrutture è pressoché totale.
Gaza è piccola, ma è la più grande prigione a cielo aperto che esista: da decenni i suoi abitanti sono circondati da un muro e dal mare, e non hanno libertà di movimento.
Gaza costituisce la porzione più piccola dei territori palestinesi: quello più grande è chiamato Cisgiordania o West Bank ma tra i due territori non c’è continuità né possibilità di muoversi: a separarli c’è Israele.
Tra Biella e Gaza ci sono 3800 km e 40 ore di macchina, o 4 di aereo (che non c’è).
La popolazione di Gaza e le decine di migliaia di bambini uccisi dai soldati israeliani sono vittime innocenti di un genocidio, con il fine dichiarato di rendere Gaza un luogo invivibile per i Palestinesi.
Oggi la parola genocidio non è più un tabù, è realtà documentata sotto gli occhi di tutti.
Camminiamo per dire che vediamo, che non accettiamo, che crediamo in un mondo in cui è possibile camminare insieme per una causa comune, la nostra umanità. Chiedere giustizia, riparazione per gli offesi, educazione ai diritti universali e al rispetto di tutti gli altri esseri umani.
Passeremo dai paesi e faremo una sosta per parlare con chi vorrà accoglierci.
Porteremo una petizione da far firmare a tutti i cittadini e le cittadine che, come noi, vogliono chiedere la fine del massacro, lo stop al riarmo e alla vendita di armi a Israele e il via libera agli aiuti umanitari.
Camminiamo per lasciare un seme per il futuro.